Aree Verdi
Le AREE VERDI si possono suddividere in:
• Superfici sportive in terra battuta ed in erba naturale e sintetica
• Parcheggi verdi
• Tetti verdi e giardini pensili
• Prati ornamentali
La scelta dei substrati ideali per la realizzazione e la manutenzione dell’uno o dell’altro tipo di superficie verde si basa su considerazioni di carattere tecnico ed economico.
Nell’insieme le aree verdi sopraelencate devono presentare alcune caratteristiche comuni visto che le loro superfici devono essere contemporaneamente:
• DRENANTI: tale proprietà è garantita soltanto con l’impiego di inerti, quali sabbie di fiume o di cava e/o ghiaie di diverse granulometrie e natura, disposti secondo opportune stratificazioni. Il terreno agrario infatti non ha sufficienti caratteristiche di drenaggio, specialmente in questi tipi di utilizzazioni, dove il continuo passaggio delle autovetture o dei passanti tende a costipare la superficie fino a renderla completamente impermeabile.
• PORTANTI: l’utilizzo dell’area da parte di mezzi più o meno pesanti impone infatti che la superficie sia realizzata con substrati che abbiano proprietà portanti e di stabilità. La terra o i comuni terricci torbosi non hanno questa caratteristica, specialmente nei periodi piovosi quando assumono notevoli proprietà plastiche e deformanti, pertanto gli inerti quali sabbie e ghiaie, anche in questo caso, sono da preferire.
• FERTILI: devono avere cioè la capacità di garantire la presenza di acqua, ossigeno gassoso, elementi nutritivi, e la possibilità di sviluppo di sostanza organica. Le sabbie e le ghiaie non hanno queste proprietà, che sono invece caratteristiche peculiari di un buon terreno o dei terricci torbosi.
Gli inerti vulcanici, usati con semplici e adeguati sistemi costruttivi, conferiscono, contemporaneamente, alla superficie DRENAGGIO, PORTANZA e FERTILITA’. Tali materiali (pomici, lapilli, zeoliti e mix vulcanici) hanno proprietà di drenaggio analoghe a quelle dei comuni inerti di fiume e di cava e, come questi ultimi, sono in grado di garantire portanza e stabilità al passaggio di mezzi e pedoni. Inoltre, grazie alla loro caratteristica peculiare, ossia alla porosità interna del materiale vulcanico, costituiscono un substrato fertile. La porosità del materiale garantisce sia un’adeguata capacità di ritenzione idrica e di trattenimento degli elementi nutrivi che la presenza, in qualsiasi momento e situazione, di ossigeno a livello gassoso indispensabile per lo sviluppo e l’accrescimento dell’apparato radicale.
ESEMPI DI REALIZZAZIONI
Realizzazione del substrato drenante per giardino pensile in Lapillo Vulcanico.
• Nuovo Ippodromo del Trotto “La Maura” a Milano
Realizzazione della pista del nuovo Ippodromo “La Maura” di Milano in Lapillo Vulcanico battuto.
Fasi dell’esecuzione:
Filmato 1: Stesura
Filmato 2 Battuta
• Cantiere del Parco del Portello a Milano
Pompaggio in quota del substrato Agriterram a base
di Pomice e Lapillo per giardino pensile.
Fasi dell’esecuzione:
Filmato 1
Filmato 2
• Piazza Duca D’Aosta a Milano
Pacciamatura in Lapillo di area verde
• Grattacielo Pirelli di Milano
Pacciamatura in Lapillo di area verde
Tappeto erboso realizzato su Vulcagarden
• Az. Agr. Bindella-Tenuta Vallocaia
a Montepulciano (SI)
Tetto verde realizzato con Lapillo e Vulcaflor Intensivo
pompati in opera.
Video automezzo per pompaggio
Video posa Vulcaflor Intensivo
• Sede Cismondi srl a Cuneo
Aiuola con pacciamatura in Lapillo
Sottofondo drenante per tappeto erboso: Vulcamix
Pacciamatura di aiuola in Lapillo
Pacciamatura in Lapillo
Realizzazione di arredo del sagrato della Chiesa con Lapillo Vulcanico
• Pacciamatura giardino a Trento
Pacciamatura del contorno di un giardino di una villa privata
a Trento realizzata con Lapillo Vulcanico
Parcheggio in Lapillo Vulcanico (circa 60.000 mq)
• Campo di calcio in terra battuta
Campo di calcio in terra battuta: Vulcaterra come materiale di fondo
Miscela di sabbia vulcanica e sabbia silicea come sottofondo di radicazione del tappeto erboso in zolle
Drenaggi rinforzati con impiego di Lapillo Vulcanico e zollatura su letto di Vulcamix
Prato destinato a parcheggio con alveoli su base drenante in Lapillo Vulcanico e substrato di semina in Vulcapark
Prato destinato a parcheggio delle auto realizzato con suolo fertile Vulcapark
Riempimento leggero di struttura sopraelevata con Pomice tipo 3-6
• Parco tecnologico ENVI-PARK (Torino)
Tetto a verde di circa 20.000 mq.: Lapillo Vulcanico come materiale drenante e Vulcaflor come substrato fertile per prato ed arbusti
Golf Club Saturnia (GR)
Green realizzati con Sabbia di Pomice
• Rotonda a Parma
Pacciamatura in Lapillo
BONUS VERDE 2018: detrazioni per terrazzi e giardini
Per l’anno 2018, è istituito il bonus per gli interventi di sistemazione del “verde”, inserito nel l’art.1 dal comma 4 al comma 6, testo del disegno della Legge di Bilancio 2018. La norma ha previsto per i contribuenti la possibilità di usufruire di una detrazione sull’IRPEF, pari al 36% delle spese documentate, fino ad un massimo di € 5.000, per unità immobiliare ad uso abitativo, sostenute ed effettivamente rimaste a carico dei contribuenti stesso. La detrazione è ripartita in 10 quote annuali costanti e di pari importo, calcolate a partire dall’anno di sostenimento delle spese.
Perché si possa godere del bonus di cui sopra, è necessario che il contribuente possegga o detenga, sulla base di un titolo giuridico idoneo a giustificare la detrazione, l’immobile su cui sono effettuati gli interventi.
Consentiranno la detrazione interventi consistenti in:
- «sistemazione a verde» di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi;
- realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili;
- effettuati sulle parti comuni esterne degli edifici condominiali (ex art. 1117 e 1117-bis c.c.). In tale ipotesi, segnaliamo che la detrazione, spetta al singolo condomino nel limite di una quota a lui imputabile purché questa sia stata effettivamente versata a favore del condominio entro i tempi di presentazione della dichiarazione dei redditi.